24 settembre 2011

Bisogna sempre avere un riferimento...

... ma non sto parlando di un riferimento nella vita (nonostante sia fondamentale), bensì di quelli che gli atleti del CVLL/CAVT hanno fatto sulle loro barche.
Nonostante lo scetticismo e la reticenza di coloro che si dichiarano così esperti da non avere bisogno di aver marcato nulla, ritengo (e non sono certo il solo) che avere sulla propria barca i riferimenti opportuni sia fondamentale per ottenere prestazioni in competizione sempre più costanti per quanto riguarda la velocità e dunque poter dedicare più tempo alla tattica e strategia, poiché è più facile "guardare fuori" dato che bisogna pensare meno a come regolare le vele e gli assetti in generale.

Dunque, in breve, come dovrebbe funzionare:
  • si scelge ciò su cui fare i riferimenti, quindi non serve metterne ovunque, meglio iniziare dalla cose fondamentali e critiche per la prestazione della barca;
  • si determina un metodo per poter riprodurre fedelmente i segni di riferimento nel caso si cambi attrezzatura e, se si fa parte di una squadra (come loro), è meglio che tutte le barche adottino per ogni riferimento lo stesso metodo;
  • inizialmente i segni di possono fare anche in maniera arbitraria, se non si conosce già dove "cadrà" la regolazione, poi in acqua si andranno a controllare ed eventualmente a correggere, sempre rispettando i primi due punti di questa lista;
  • dopodiché bisogna iniziare ad abituarsi all'utilizzo, infatti sarà necessario "fotografare" la regolazione ed il suo riferimento quando la velocità della barca è massima per ciascuna condizione;
  • una volta in regata non si dovrà far altro che cercare nell'"album delle foto" per effettuare la giusta regolazione per le date condizioni.
Certo, ci sarà ci obietterà che in barca non ci sono MAI le stesse condizioni, ma ce ne saranno di molto simili, quindi il consiglio è di iniziare a fare le proprie "fotografie", poi il resto viene da solo!
Bisogna soltanto stare attenti a non usare questi riferimenti come un boomerang, infatti gli errori di parallasse sono sempre in agguato e un buon velista farà sempre attenzione a crearsi i giusti riferimenti e un metodo di lettura sempre uguale, per evitare che il risultato cambi.


La serie di fotografie qui riportate mostra dove e come sono stati fatti i riferimenti dal team di atleti Ticinesi. Per comprendere come utilizzare i segni per l'ingaggio su scafo e boma cliccare qui
(N.B.: il riferimento dell'archetto è stato spostato da 100 cm a 80 e 70 cm)

Per l'attività in acqua non c'è da dire molto, infatti sabato è andato tutto liscio, mentre domenica siamo stati forzati ad aspettare un vento che non è mai arrivato.
Comunque sia, il primo dei due giorni abbiamo lavorato bene sulle partenze e sugli aspetti tattici, in particolare legati ai giri di boa, e la risposta del team è stata buona e di qualità, dunque spero proprio che riescano a mettere in pratica ciò che sono riusciti a fare anche durante il Campionato Svizzero.