12 luglio 2011

ISAF Youth - Fine primo tempo

Oggi "lay day", quindi c'è il tempo per fare il punto della situazione.


Andiamo dunque per ordine, tralasciando viaggio e sistemazione perché non hanno nulla d'interessante e determinante per la regata. Iniziamo dunque da giovedì scorso:
  • Assegnazione delle barche (07/07/11): la giornata è iniziata presto, ma non prima delle successive, e ci siamo garantiti la possibilità di lavorare tutta la giornata sulle barche perché abbiamo regolarizzato l'iscrizione appena possibile. I ragazzi hanno ricevuto l'attrezzatura attorno alle 10:00 e da quel momento non hanno mollato le barche, se non per alimentarsi, fino a quando non erano pronte per poter andare in acqua. Dopodiché hanno fatto una sessione di allenamento di circa due ore così da verificare il funzionamento di tutta l'attrezzatura e fare qualche prova di velocità. Ho apprezzato molto la maniera in cui sia l'equipaggio 420, sia l'equipaggio Laser Radial abbiano preparato l'attrezzatura che dovevano portarsi da casa ed il fatto che avessero ben chiaro ciò che era necessario fare per armare nel minor tempo possibile la barca, rendendola allo stesso tempo una copia fedele della propria. Ciò è fondamentale per poter essere da subito competitivi ed è segno di un grande impegno da parte degli atleti nel preparare l'evento.
  • Regata di prova (08/07/11): dopo aver passato la mattina a concludere in maniera metodica i lavori che rimanevano da fare sulle barche (specialmente per Rigot-Rigot), tutte le classi sono state mandate in acqua per la "practice race". Come d'abitudine questa regata di prova è diventata una buona occasione per fare dei test di velocità, ma assolutamente inutile come vero confronto "in-competizione" tra gli equipaggi, infatti la flotta 420 (l'unica che posso seguire mentre siamo in mare) era divisa in due, tra chi era partito nonostante il richiamo generale e chi invece aveva effettuato una seconda partenza regolare. Senza stare qui a fare dell'etica sull'importanza di questa regata di prova, è importante dire che l'equipaggio del 420 aveva riscontrato una carenza nella velocità della barca, nonostante un buon angolo. Dunque fatti i debiti ragionamenti, abbiamo deciso quali interventi fare per migliorare la prestazione in occasione della regata di debutto del giorno successivo.
  • Giorno 1 (09/07/11): le previsioni, come per i giorni precedenti e successivi, non davano spazio ad aspettarsi venti forti, ma prevalentemente brezze leggere (max 12Kn con una base di 6-8Kn) dovute alla circolazione sinottica con una sovrapposizione dell'effetto termico della costa. Il deficit di velocità per Rigot-Rigot è stato da subito un problema archiviato perché la modifica alla centratura aveva già portato l'incremento di prestazione ricercato, dunque non restava che partire! Purtroppo però la partenza infelice della prima prova ha impedito ai fratelli di rimanere nel settore di maggior pressione e si sono così spinti troppo a destra nella prima bolina, girando la prima boa in una posizione da cui era veramente difficile recuperare. Poi, alla seconda regata, il timoniere è risuscito a concentrare una maggior dose di aggressività nella partenza, quindi sono orgogliosamente riusciti a girare la prima boa nella Top 10. Dopodiché hanno avuto modo di comprendere che queste regate, specialmente per il gruppo di mezzo dove le barche sono molto vicine tra loro, sono decisamente aperte fino a quando non si è tagliata la linea di arrivo. Infatti da un brillante ottavo posto alla prima boa sono scivolati ad un comunque soddisfacente quindicesimo alla linea d'arrivo, per via di sbavature tattiche e imprecisioni strategiche. 
  • Giorno 2 (10/07/11): nonostante ora la direzione del vento fosse di quasi 180˚ ruotata rispetto al giorno precedente, l'intensità non era di molto cambiata. In più per questo giorno la regata dei 420 Boys era programmata nel tardo pomeriggio per via dell'avvicendamento delle barche tra maschi e femmine, quindi il primo ed unico segnale di avviso della giornata è stato dato circa alle 16:30. Prima che la regata iniziasse sono state effettuate tre partenze: la prima interrotta dall'issata della bandiera Intelligenza (AP Flag), poiché era necessario riposizionare la linea troppo favorevole a sinistra. La seconda si è conclusa con un richiamo generale quando Rigot-Rigot si trovavano in una posizione ottima, ma ad altissimo rischio e, a sentire loro, avevano superato la linea durante gli ultimissimi secondi, come d'altro canto il resto della flotta. La terza è invece stata un po' un disastro: il 420 svizzero è partito in seconda fila e ha dovuto manovrare numerose volte per trovarsi uno spazio per esprimere al meglio la propria velocità. A vedere dalla prospettiva schiacciata del binocolo anche l'angolo non era niente male... peccato però per quell'errore! Infatti, dopo aver passato la prima metà della bolina a guadagnarsi una buona posizione lavorando su ogni piccola oscillazione, hanno deciso di attraversare il campo da sinistra verso destra, provocando il loro stesso "suicidio".
  • Giorno 3 (11/07/11): la brezza entra un po' prima del solito e sembra subito distendersi bene, anche se l'intensità non permette ancora di stendersi a trapezio. La prova numero 4 della serie inizia con un'altra partenza in seconda fila (!!##^*@$#). Costretti ancora una volta a fare una strategia obbligata dal volere degli altri, si spingono troppo a destra e non riescono più a rientrare. Durante il lasco non sono lontani dal gruppo centrale e c'è ancora qualche speranza per riprenderli... purtroppo le velocità tra le barche sono così simili che non riusciranno a chiudere la prova se non al ventitresimo posto. Per la quinta prova chiamo all'appello tutta la loro aggressività, specialmente allo start! La partenza è buona (non spettacolare, ma va bene), la velocità e l'angolo sono molto competitivi. Scelgono il settore giusto (sinistra), ma non si sbilanciano troppo e soprattutto preferiscono entrare da destra nella parte alta. Forse a causa di quest'ultima scelta perdono qualche barca nell'approccio in boa girando quindicesimi. Di poppa la barca e veloce e spesso, anche nelle prove precedenti, la strategia ben fatta, anche se a volte la tattica sulla boa di poppa è un po' carente. Nella seconda bolina scelgono di non prendere troppi rischi, ma slittando indietro di qualche posizione perché chi si è spinto a sinistra più di loro riesce a guadagnare molto. La regata si conclude dopo un giro di boa di poppa "infuocato" dove gli Svizzeri protestano Israele e Russia.
A conclusione di questa prima parte di campionato posso affermare che i fratelli si stanno impegnando molto e non hanno mai mollato. Sicuramente si sono accorti che ciò che gli era stato detto del campionato non erano fesserie: qui tutti vanno veloce uguale, le partenze sono fondamentali e i dettagli contano molto più del solito, perché le occasioni per rimontare sono poche, mentre quelle per perdere posizioni sono sempre in agguato.

Sicuramente non sono loro mancati i momenti per mostrare di che pasta sono fatti, infatti ho apprezzato molto il loro modo di reagire, specialmente di fronte agli imprevisti come la rottura del grillo del vang appena prima della partenza. 
Inoltre hanno anche mostrato di essere strategicamente e tatticamente all'altezza della regata nel momento in cui si trovano davanti.
Ora, con la seconda metà del campionato è arrivato il momento per innalzare il livello di rischio e navigare con il livello di aggressività giusto necessario a togliersi qualche soddisfazione.