04 giugno 2011

Secondo appuntamento a Tenero

Altri due giorni di allenamento si vanno ad aggiungere alla nostra esperienza presso il Centro Sportivo di Tenero. I padroni di casa si sono dimostrati disponibili e ben disposti nei nostri confronti e noi abbiamo fatto il nostro dovere per rispettare le loro giuste richieste per quanto riguardava la gestione degli spazi a nostra disposizione.

Le condizioni meteo di questi due giorni non sono certo state eccezionali, ma non penso in altri laghi limitrofi se la siano passata molto meglio in quanto a vento. Noi comunque abbiamo potuto lavorare sui nostri obiettivi.

La manutenzione necessaria alle barche è stata svolta come da programma, tranne per lo snodo dello stick che il timoniere di MiEl si preoccuperà di sostituire come da lui stesso dichiarato. Dunque le barche sono pronte per affrontare la regata di Kiel che avrà luogo settimana prossima, da sabato a lunedì.

In acqua l'obiettivo era quello di lavorare sulle manovre e, se le condizioni non ci hanno permesso di fare tutto quello che avremmo voluto, non abbiamo mancato di concentrarci sulle virate e sul rollio ad esse connesso. Per ricapitolare, questi sono stati i punti salienti dei nostri due giorni di allenamento con MiEl e GiLu:
  • rendere più efficace il movimento dei pesi per migliorare la rotazione della barca e la sua velocità di uscita, raffinando così anche l'angolo di virata;
  • lavorare sulla velocità di passaggio del fiocco, che non deve essere mai lascato, ma sempre cazzato su una delle due mure;
  • migliorare la percezione della posizione del proprio baricentro: con esercizi di virate continue, di rollio ai fini propulsivi (senza vento) oppure mediante navigazione senza timone;
  • migliorare l'azione di raddrizzamento della barca da parte del timoniere nella fase finale della manovra usando le cinghie puntapiedi (MiEl);
  • correzione della postura dei timonieri al fine di agevolare il passaggio sotto al boma in virata.
Non sono mancati inoltre momenti per fare osservazioni di carattere tattico strategico per aiutare GiLu a "leggere" in modo migliore il campo di regata e per provare qualche curioso esperimento per la preparazione atletica in caso non ci sia vento.
Ma in definitiva l'elemento su cui è più importante porre l'accento è che questi giovani atleti si concentrino sui gesti tecnici e stiano attenti a ciò che stanno imparando e modificando nei loro schemi, altrimenti ogni volta che si torna in acqua è necessario ricominciare da capo.