23 marzo 2011

PM a Lugano

Fine settimana trascorso in maniera quasi rilassante, anche se infarcito di "mille" relazioni pubbliche... quando si è a casa c'è da aspettarselo!

Le condizioni meteo sono state molto clementi e quasi primaverili, ma soprattutto complimenti a chi ha organizzato quel bellissimo temporale che sabato è arrivato da Nord con la pioggia che usciva dalle nuvole come un sipario... peccato che ci abbia impedito di fare altre prove per quel giorno, ma dopotutto domenica ne abbiamo fatte 3 con vento compreso tra 8 e 12 nodi.

Nel complesso sono soddisfatto del weekend e i dirigenti del neonato CAVT saranno stati contenti di poter far scrivere sui giornali che uno degli equipaggi in forza nel Ticino Sailing Team ha vinto la regata... ma non dimentichiamoci che per ora è cambiato solo il colore della giaccia e le persone sono le stesse, i veri risultati si vedranno solo fra un po'!

Come sempre è impossibile generalizzare, quindi vediamo di analizzare un po' come si è comportato ogni equipaggio:

GiLu: le due ragazze hanno dimostrato di aver immagazzinato in maniera soddisfacente gli aspetti su cui si sono impegnate durante la settimana di allenamento in mare: gli assetti di bolina, la velocità e l'angolo non erano male, le virate sono diventate quasi dei gesti automatici, da rifinire certo, ma molto meglio di qualche mese fa. Poi i giri di boa sono diventati decisamente accettabili, ma soprattutto di poppa la prodiera ha (mi permetterei di dire) finalmente capito come gestire bene lo spi, quindi la loro tecnica di conduzione era proprio bella da vedere. Ad oggi i laschi sono il settore della regata su cui è necessario lavorare ancora tanto, ma avremo occasione per fare anche questo.
Ora GiLu saranno ancora un po' frustrate perché non è sembrato loro di migliorare granché con il risultato in classifica, ma presto anche le classifiche testimonieranno questo incremento della qualità, soprattutto se si ricorderanno di seguire con il massimo impegno queste 4 regole durante le regate:

  1. partire libere e sulla linea,
  2. non navigare coperte da altre barche,
  3. concentrarsi su velocità e angolo di bolina,
  4. non superare mai le layline.

FaSt: la rottura del cavo della ghinda nell'ultima prova proprio non ci voleva, perché magari sarebbero anche riusciti a combattere per il podio. Nonostante ciò sia mi sono piaciuti molto, infatti era un bel po' di tempo che non vedevo il timoniere navigare in maniera così sicura e rilassata e, dal canto suo, anche la prodiera ce la mette tutta a fare bene il suo compito. A proposito di FaSt, nel mio quadernino degli appunti, c'è scritto poco in merito alle regate di questo weekend e ciò significa che le loro prove sono andate via lisce, senza errori eclatanti. Se non sono riusciti a fare meglio del terzo parziale è perché forse potevano essere più aggressivi dal punto di vista tattico all'inizio delle prime boline, oppure più semplicemente perchè SeMa e LiMa non sono due avversari così facili da prendere. L'aspetto più importante da migliorare per questo equipaggio è la gestione tattica della parte alta della bolina, ma questo loro lo sanno già.
In merito alla rottura del cavo, posso soltanto ricordare che gli incidenti ai materiali non sono accettabili in regata e che è necessario controllare sempre il proprio mezzo in maniera estremamente maniacale per essere sicuri che tutto sia sempre in ordine, poi l'imprevisto è sempre in agguato.

MiEl: a dire il vero non è facile fare dei commenti quando loro hanno avuto la possibilità di allenarsi poco più del 50% delle giornate previste da gennaio ad oggi. Certo, dei miglioramenti sembra che ci siano stati, in particolare negli assetti, ma tutte le manovre sono assai incerte. La prima prova, che può essere considerata un ottimo inizio di regata, visto che erano secondi in boa, deve però essere freddamente analizzata tenendo presente che il primo passaggio in boa è avvenuto dopo una prima bolina dove loro si sono presi un rischio molto grande separandosi dal gruppo così tanto; gli è andata bene, ma tatticamente è un "suicidio". Inoltre la prova è andata poi decisamente in discesa, infatti non l'hanno conclusa che dodicesimi.

RiAd: anche loro hanno perso un buon numero di giornate di allenamento della sessione invernale ed infatti alcuni aspetti sono ancora, senza dubbio, migliorabili, ma ciò che mi è piaciuto in particolare del loro regatare del passato fine settimana è che hanno finalmente collaborato tra loro per tutta la regata. Mi è piaciuto come da un lato il prodiere si sia controllato nelle sue manifestazione a volte eccessivamente aggressive e come il timoniere sia sempre stato attento a far andare veloce la barca specialmente in bolina. Gli angoli che riuscivano a fare sono stati molte volte quasi stupefacenti per il loro standard!
In particolare sono stato contento di una loro affermazione: "di bolina siamo riusciti a fare quello che volevamo" ed era la cosa giusta - aggiungerei io! Poi un altro aspetto positivo sono state le partenze, in particolare l'ultima è stata proprio bella. Spero che questa regata sia servita loro per acquistare un po' più di fiducia in loro stessi e nel loro equipaggio.

SeMa: se dovessi basare il mio commento su ciò che ho visto nella prima prova, dovrei dire che non hanno messo in pratica una sola briciola di tutto ciò su cui hanno lavorato per tutto l'inverno, ma per fortuna le condizioni meteo sono state clementi ed hanno dato loro la possibilità di dimostrare che effettivamente ci sanno sempre fare e che l'impegno a fare del loro meglio c'è ed è spesso ottimo, perchè unito all'esperienza accumulata. Da qui il primo spunto di riflessione è: ma quando si leveranno quel vizio di essere così superficiali nella prima prova?
Un secondo spunto di riflessione viene dalla loro antipatica abitudine di negare sempre... ma ecco qua una prova schiacciante del fatto che stessero navigando sbandati, con il boma sottovento, la balumina aperta ed il prodiere piegato, quando le condizioni permettevano di usare al 100% la potenza della barca.


Insomma possiamo dire che l'auto-analisi non è ancora il loro forte!
Inoltre non sono mancate le occasioni per essere potenzialmente protestati, infatti per ben tre volte sono arrivati al limite delle regole e quindi da qui il terzo spunto di riflessione: ma che bisogno c'è di rischiare di farsi squalificare, quando la loro superiorità tecnica e tattica, se ben usata, permetterebbe a SeMa di arrivare sempre davanti senza scomodare le regole?
È un po' come se al giro di boa, quando si è primi di più di 100 metri uno toccasse la boa e non si autopenallizzasse perché tanto gli altri non hanno visto... stupido no? Arriverà il giorno in cui qualcuno vi protesterà... e non è una minaccia, ma un qualcosa a cui dovrebbero pensare.


In ultimo, al di là delle precedenti osservazioni, a seguito della prova di sabato, abbiamo avuto modo di analizzare un caso al confine tra tattica e regolamento proposto dagli equipaggi coinvolti.


Come si può vedere dallo schema fatto con TSS, la barca gialla agisce, poggiando, per rompere l'ingaggio prima della zona e quindi, anche se al limite il regolamento, sarebbe nelle condizioni di fare ciò che è disegnato. Tuttavia, in caso di protesta, sarà molto difficile dimostrare che l'ingaggio tra la gialla e la rossa era stato interrotto per tempo e che quindi la stessa rossa non aveva diritto allo spazio per girare la boa. Al protestato (la gialla) potrebbe venirgli in aiuto un testimone (la verde), ma questo dovrebbe essere in grado di dimostrare con dovizia di particolari che l'ingaggio tra le altre due barche si era effettivamente interrotto prima che la prima barca toccasse la zona.