- quando sono a terra, gli atleti si sentono a casa e quindi la gestione del gruppo diventa più dispersiva;
- le condizioni di navigazione sono talmente conosciute ed interiorizzate che in acqua è difficile che il ritmo rimanga sempre alto;
- in ultimo, data l'età adolescenziale, gli atleti iniziano ad essere indipendenti negli spostamenti e nei trasporti, quindi il ritardo diventa - un po' troppo facilmente - una cattiva abitudine;
Poi per l'attività in acqua... quanto le condizioni meteo sono state ottime il sabato, tanto sono state orribili la domenica, al punto da non mettere neanche in discussione la sola possibilità di restare a terra.
Quindi parlando dell'uscita, solo di sabato, questi sono i punti salienti che i 5 equipaggi hanno mostrato:
SeMa:
- inizia ad essere sempre più perfezionata la chiusura delle virate, utile a migliorare l'accelerazione;
- i giri di boa di poppa sono eseguiti sempre più automaticamente e vicini al tempo target;
- i punti ancora da migliore sono:
- la velocità al lasco, specialmente negli angoli ampi rispetto al vento;
- la regolazione dell'archetto, che deve essere più raffinata e frequente;
- la rotazione della stecca alta durante la strambata.
FaSt:
- la fluidità nelle manovre e giri di boa è di volta in volta migliore;
- la velocità al lasco è decisamente buona e la prestazione sui laschi stretti può essere ancora migliorata;
- un aspetto da chiarire è invece la scarsa velocità di bolina che hanno dimostrato, cosa insolita per i loro standard.
RiAd:
- ottimi erano l'angolo e la velocità della barca, in particolare di bolina;
- da migliorare:
- la velocità al lasco, in particolare la coordinazione del timoniere nel gestire la direzione e la regolazione della scotta randa;
- le manovre, in particolare le virate, spesso sono ancora macchinose e poco fluide.
GiLu:
- la velocità di bolina inizia ad essere confrontabile con i più veloci in squadra;
- l'equipaggio inizia a muoversi in maniera sempre più coordinata durante le manovre;
- durante il lasco, che è sicuramente l'andature da migliorare maggiormente, inizia ad essere sempre più chiaro che cosa sia necessario fare.
MiEl:
- il prodiere deve fare molta attenzione a tenere le spalle in linea con i piedi e le anche, perché altrimenti rischia di farsi male alla schiena (!!!);
- la velocità nelle andature risente dell'assenza durante le sessioni di allenamento invernale;
- attualmente la più grande necessità di questo equipaggio è passare delle ore a navigare, perché il potenziale è buono, ma ne stanno esprimendo solamente una piccola percentuale.
Dal canto suo l'attività a terra è stata ampia ed articolata, sempre sabato c'è stata la possibilità di approfondire alcuni aspetti a proposito della strategia lacustre con GiLu e MiEl, poi domenica abbiamo visto una parte dei risultati ottenuti tramite l'analisi delle tracce GPS raccolte in Sardegna e c'è stato tempo per fare manutenzione alle barche e controllare che tutto fosse in ottimo stato in previsione delle prossime regate di selezione.
In ultimo abbiamo ragionato insieme sul programma estivo e si è presentata la necessità di fare alcune modifiche per ottimizzare l'attività; una di queste ha comportato la rinuncia a partecipare alla Kieler Woche 2011. Qui di seguito (o alla pagina 420 CVLL - Team Ticino) è possibile visualizzare il calendario aggiornato.