25 maggio 2011

Ultima PM di Selezione

La location della regata di Brunnen e le condizioni incontrate sabato sarebbero state perfette se non fosse stato per la lentezza organizzativa del Comitato di Regata. Domenica invece, per quanto fosse bello il panorama attorno a noi, non si sono mai verificate condizioni per regatare, se non per quel breve rinforzo di vento dovuto al temporale a Nord della montagna che sovrasta dallo stesso lato il paesino.
Se dunque i quasi 18 nodi di sabato ci avrebbero permesso di di fare almeno tre regate, non è stato possibile disputare più di due prove di cui la seconda con vento decisamente instabile e in calo.

Poi bisogna dire che anche l'organizzazione vi ha messo del suo... infatti, senza entrare nei dettagli, l'ospitalità non è stata... come dire... ospitale.

Ma passiamo all'aspetto tecnico: in acqua erano presenti quattro equipaggi, ma solo tre di essi "veri e propri", perché il quarto era formato, solo per questa occasione, dall'unione del timoniere di FaSt con il prodiere di SeMa.
MiEl si sono portati a casa la miglior prestazione dall'inizio dell'anno, concludendo la regata al 6 posto. Le loro due regate sono state caratterizzate da delle partenze soddisfacenti, anche se ancora migliorabili soprattutto nei tempi, e da un continuo impegno durante tutto il percorso della regata. Le loro manovre sono ancora migliorabili e loro stessi ne sono coscienti, ma nel complesso il risultato, anche se ottenuto con solo due prove, consolida la loro crescita.
A GiLu, una volta finito il riscaldamento in acqua, prima della prova 1 era stato detto: "è bello vedere il modo in cui padroneggiate in maniera spontanea la barca, ma la strada per portare a casa un risultato visibile sulla classifica è ancora in salita"... e infatti così è stato!
Nella prima prova, dopo aver lottato strenuamente per partire dove desideravano, perdono di vista la strategia che avevano scelto iniziando a calare nella posizione per via di scelte non più ragionate. Così facendo anche l'umore diventa sempre più nero e le manovre rispecchiano il medesimo colore.
Analizzati ed archiviati gli errori, si inizia con la seconda prova: questa volta riescono a partire molto meglio e si gettano a capofitto nel piano da loro prestabilito, incrociando, dopo la prima virata, la flotta in un'ottima posizione, potremmo dire che erano seconde o terze.
Da quel momento sono iniziati gli errori di carattere tattico e le barche hanno iniziato a scivolare via una dopo l'altra... ed ancora una volta l'entusiasmo si è avvizzito fino a far perdere loro quasi tutte le posizioni possibili.
Allora: la velocità è buona, le manovre bisogna renderle più pulite e ottimizzate, ma girano a sufficienza, la strategia va impostata, seguita e verificata (guardarsi intorno) e la tattica imparata e applicata.
Si può fare tutto, è solo una questione di motivazione e impegno, ma come dice Lex Bertrand:

"EXPECT THE UNEXPECTED, 
BELIEVE THE UNBELIEVABLE, 
ACHIEVE THE IMPOSSIBLE"

In ultimo, mai per importanza, RiAd ha messo nella regata tutto l'impegno, ma il risultato è stato purtroppo solo mediocre. Le partenze sono uscite bene e la velocità è stata sempre paragonabile ai primi, ma quei dettagli, quelle disattenzioni pesano. Soprattutto rendono le manovre così macchinose da rallentare la barca quando dovrebbe essere il più veloce possibile.
In ultimo gli schemi tattici dovrebbero essere un po' più flessibili, in modo tale da trovare sempre nuove alternative, senza che gli avversari "scelgano" che cosa è meglio per noi.
Tuttavia la selezione non è ancora finita, dunque rimangono le ultime giornate per "limare" gli errori ad oggi correggibili e pensare positivo... citando sempre Lex:

"POSITIVE THINK BRINGS POSITIVE RESULT"