31 gennaio 2011

La neve toglie la ruggine

Primo fine settimana di allenamento per tre dei cinque equipaggi del CVLL dopo la pausa invernale; i presenti, ospiti presso le strutture dello YCI a Genova, erano RiAd, GiLu e MiEl, invece SeMa è oggi in partenza per Hyerès per una settimana di allenamento con la SST, mentre l'equipaggio di StEl si è sciolto per rinuncia del prodiere e così se n'è formato uno misto StFa, dove la prodiera è del circolo di Thalwil (SVT), ma si unirà alla squadra dal solo 5 febbraio.

Torniamo ora all'allenamento appena trascorso: dal punto di vista umano il weekend è passato proprio bene, infatti, a parte i ritardi cronici di MiEl, in generale la squadra si è comportata bene, sin da quando venerdì i ragazzi si sono trovati per caricare le barche e hanno fatto tutto perfettamente nei tempi ed in maniera efficiente.

Gli obiettivi sul piano tecnico erano molto modesti, infatti, dopo una pausa invernale di 7 settimane era necessario grattare via un po' di ruggine... ma proprio per questo le condizioni sono state ottimali: il vento teso da terra, le basse temperature ed anche qualche fiocco di neve nella mattina di domenica hanno dato "quattro schiaffi" tali da svegliare immediatamente anche i sensi dei più arrugginiti.

Effettivamente il vento forte di sabato (20-22 nodi di massima) ed il freddo pungente (2˚ C) di domenica accompagnato da raffiche fino a 18 nodi, non ci hanno permesso di fare tutto ciò che avevo in programma: per motivi di sicurezza infatti abbiamo sempre limitato il nostro campo di allenamento evitando di allontanarci troppo dalla costa, ma nonostante ciò sono usciti questi interessanti spunti di riflessione che sono stati discussi con i ragazzi:

  • per via della scarsa attenzione, GiLu e MiEl commettono ancora errori nell'armare la barca, infatti sanno perfettamente come il loro mezzo dovrebbe essere preparato, ma non lo controllano a sufficienza prima di uscire;
  • tutti gli equipaggi, ma in particolare i più giovani, dovrebbero abituarsi ad "accendere il cervello" più rapidamente e per le cose più importanti, prestando attenzione agli aspetti fondamentali come la direzione e l'intensità del vento, l'assetto della barca e la regolazione delle vele, piuttosto che farsi distrarre dall'inospitalità delle condizioni meteo-marine o dall'imponenza di una nave in manovra. Insomma dovrebbero tenere sempre a mente le regole base per poter agire al momento giusto, piuttosto che lasciare che le cose accadano come quando quasi si pietrificano di fronte ad una raffica che li sta per inghiottire mentre navigano di poppa.
Sicuramente durante questi due giorni il primo strato di ruggine è stato grattato via più dalle scuffie e dalla neve che sferzava le facce, che dagli esercizi svolti in acqua, infatti manca ancora un po' per ritrovare la lucentezza perduta e la stabilità nelle andature portanti rimane ancora il punto cruciale. In particolare la regolazione del vang, risulta ancora abbastanza difficile, peccato che questa, insieme al corretto utilizzo dello spi, siano praticamente l'arma segreta per schizzare a tutta velocità in poppa con vento fresco, piuttosto che stare in equilibrio precario su una sorta di"saponetta".
In definitiva bisogna superare un po' di paure e mostrare alla barca che sono gli equipaggi a governarla e non lei a disarcionarli.

Dunque le scuffie non sono mancate e quindi anche questo argomento è stato approfondito nei briefing e il punto saliente tornava ancora ad essere... l'utilizzo del cervello, poiché è sempre necessario pensare prima di agire, altrimenti si è costretti a fare almeno 2 volte le stesse cose... e non è così piacevole quando si è immersi nell'acqua del mare a gennaio!!!

In ultimo è necessario spendere due parole su RiAd, per i quali, anche se sul piano tecnico non si dichiarano giustamente soddisfatti, è importante notare la loro tenacia e volontà nell'allenarsi sempre al massimo. Anche dal punto di vista umano, mi sembra che stiano iniziando a fare tesoro dei consigli che hanno ricevuto.

Per chiudere si allega la foto (una delle poche) che, con la neve sulla spiaggia nello sfondo, testimonia un fine settimana da ricordare e che ci dona molta esperienza, magari a discapito della tecnica, ma chissà quando ci capiterà ancora di navigare sotto i fiocchi?