Per la prima volta ho visto i "miei" atleti regatare senza che fossi io a seguirli, poiché sto preparando per conto della Swiss Sailing ed SST la trasferta per il Campionato del Mondo 420 di Buenos Aires, quindi ero in gommone, ospite delle allenatrici del Thunersee-Yachtclub per seguire da vicino LiMa.
I ragazzi del CVLL erano dunque seguiti dal mio collega R.G. che solitamente è impegnato con la squadra Optimist. Dal canto mio ho fatto di tutto per rimanere il più possibile "invisibile" ed evitare di interferire con l'operato dell'allenatore in carica, ma sicuramente ho avuto modo di osservare fenomeni interessanti.
Ritengo che le tre barche di Lugano che hanno partecipato alla Imperia Winter Regatta siano un gruppo di persone capaci ad affrontare bene la competizione quando si trovano sulla linea di partenza, infatti sono sufficientemente brillanti nell'analizzare le priorità, preparare la strategia e spesso hanno soluzioni interessanti per quanto riguarda la tattica.
Tuttavia, in particolare alcuni equipaggi o persone, mi sono sembrati ancora poco indipendenti nella gestione dei tempi a terra e nella conduzione della regata in generale, insomma non credo che se venissero "teletrasportati" sul piazzale di un circolo che organizza una regata sarebbero in grado di risolversi da soli tutti i piccoli problemi per i quali ora vanno a bussare sulla spalla all'allenatore come "se stessero tirando la giacchetta della mamma". Inoltre, mi permetto di dire che, in alcune occasioni, sono risultati anche "marcodipendenti", infatti non sono mancate le occasioni in cui si sono rivolti a me invece che a R.G., "visto che tanto Marco risolve sempre tutto".
Regata dopo regata, sarà mio impegno fare in modo tale che ciascuno degli equipaggi impegnati ad alto livello diventi sempre più indipendente e che non sia necessario "accompagnarli per mano" fino alla linea di partenza per essere sicuri che facciano una bella prova. Insomma è importante che gli equipaggi presenti a questa regata sappiano che, se vogliono raggiungere risultati sempre più prestigiosi, bisognerà crescere fino al punto in cui l'allenatore possa essere un riferimento dal punto di vista tecnico e non la "baby-sitter" di adolescenti regatanti.