Il campionato ISAF non è finito proprio ieri, ma questo è il primo momento che ho per raccogliere le idee, anzi per scriverle, perché un'idea su come sono andate le cose oramai me la sono fatta da tempo.
L'esperienza è stata positiva, perché è stata una di quelle esperienze che non puoi non-fare, ma non tutto ha funzionato alla perfezione.
Avere l'opportunità di prendere parte a questa regata come allenatore, tanto quanto come atleta, è sempre un onore ed essere andato in Croazia a rappresentare la Svizzera è stato comunque un compito importante, ma ora che tutto è finito, mi rimane l'amaro in bocca di non aver potuto organizzare le cose come avrei voluto.
Sì proprio così.... gli atleti sono stati bravi, sempre motivati, sempre pronti a iniziare la prova successiva con la "giusta testa". Inoltre per i 420 il risultato è andato in crescendo specialmente nella seconda parte del Campionato e il fatto che siano entrati nella top 20 è un ottimo segnale del loro potenziale, soprattutto perché ogni volta che sono partiti bene, sono stati in grado di gestire opportunamente la situazione.
Però qui non sto parlando degli atleti...
La preparazione per questo campionato è demandata alla SST, che, in base alla propria filosofia di allenamento e alle proprie disponibilità di mezzi, forma ed invia la squadra. Ora io non sono in grado giudicare l'operato di una Federazione e nemmeno ne ho l'intenzione, però posso sicuramente dire di essermi trovato in difficoltà in alcuni momenti.
Il mio disagio è derivato dal fatto che mi sono sentito, in più occasioni, nella condizione in cui potevo offrire solo una parte del mio potenziale e non tutto quello che avrei voluto.
In definitiva il risentimento deriva dall'impossibilità di offrire le mie competenze al 100% quando il "sistema squadra" funziona con delle modalità diverse dalla "scuola" da cui io provengo.
Nel mio modo di ragionare la preparazione in generale e la conoscenza dei parametri in gioco è parte integrante del sistema di allenamento, qualunque sia l'aspettativa ed il livello tecnico richiesto. Inoltre le mie competente sono al servizio di chi è lì con me, ma se ciò che mi viene richiesto è poco più che essere fisicamente presente, allora la mia utilità diventa nettamente ridotta e mi sembra quasi di perdere il mio tempo.
Ora siccome i Tecnici di una Federazione sono persone, probabilmente è capitato che la combinazione tra me ed il mio collega non fosse di quelle che combaciano al meglio e la nostra interazione è stata poco produttiva, ma per questo non significa che non ho intenzione di collaborare più con un ente importante come la SST (anche perché il confronto è sempre ben accetto), ma sicuramente avrò bisogno di svolgere, con la squadra, una preparazione che permetta di valutare la compatibilità degli elementi affinché il potenziale sia massimo.